sabato 28 settembre 2013
martedì 24 settembre 2013
lunedì 23 settembre 2013
sabato 21 settembre 2013
MY DAD
Paese mio che stai sulla collina
disteso come un vecchio addormentato
la noia l'abbandono
niente son la tua malattia
paese mio ti lascio e vado via
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
amore mio ti bacio sulla bocca
che fu la fonte del mio primo amore
ti do l'appuntamento
come e quando non lo so
ma so soltanto che ritornerò
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
con me porto la chitarra
e se la notte piangerò
una nenia di paese suonerò
Gli amici miei son quasi tutti via
e gli altri partiranno dopo me
peccato perché stavo bene in loro compagnia
ma tutto passa tutto se ne va
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
Che sarà sarà
IL MONDO
No, stanotte amore
Non ho più pensato a te
Ho aperto gli occhi
Per guardare intorno a me
E intorno a me
Girava il mondo come sempre
Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me
Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me
Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Oh Il mondo
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Pensato ha te.
venerdì 20 settembre 2013
giovedì 19 settembre 2013
martedì 17 settembre 2013
domenica 15 settembre 2013
W.H.AUDEN
La verità, vi prego, sull'amore
Dicono alcuni che amore è un bambinoda PensieriParole
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un'assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.
Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
È tagliente o ben lischio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.
I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.
Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle este è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verità grave, vi prego, sull'amore.
Sono andato a guardare nel bersò
lì non c'era mai stato;
ho esportato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.
Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.
Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accedrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull'amore.
venerdì 13 settembre 2013
mercoledì 11 settembre 2013
DODECAEDRO
I misteriosi reperti sono stati rinvenuti in ogni parte dell'Europa: dal Galles all'Ungheria, dall'Italia alla Germania. La funzione e l'utilizzo del dodecaedro romano rimangono un mistero, anche perchè non sono menzionati in nessun resoconto, cronaca o immagine dell'epoca romana.
C’è un piccolo oggetto antico di 2 mila anni che sta facendo impazzire gli archeologi di tutto il mondo e che non ne vuole sapere di svelare i suoi segreti. Si tratta del “Dodecaedro Romano”, nome attribuito ad una serie di piccoli oggetti cavi in bronzo o in pietra, composti da dodici facce pentagonali piane, ciascuna con un foro circolare di 8 centimentri al centro. Le dimensioni di questi enigmatici oggetti varia dai 4 agli 11 centimetri e si stima risalgano al II o III secolo d.C. Attualmente, tra collezioni private e musei, si conservano circa un centinaio di dodecaedri.
I misteriosi reperti sono stati rinvenuti in ogni parte dell’Europa: dal Galles all’Ungheria, dall’Italia alla Germania. La funzione e l’utilizzo del dodecaedro romano rimangono un mistero e tutti i tentativi di risolvere l’enigma sono andati a vuoto, anche perchè non sono menzionati in nessun resoconto, cronaca o immagine dell’epoca romana. Sono state avanzate le più svariate ipotesi sull’utilizzo del Dodecaedro Romano, dal porta candela al giocattolo, dall’osservazione astronomica al calcolo ingegneristico, dall’oggetto decorativo alla funzione religiosa. C’è anche chi ha avanzato ipotesi più esotiche, considerando la Teoria di Atlantide o l’ipotesi aliena, partendo da una semplice domanda: il misterioso dodecaedro è stato veramente creato e utilizzato dai romani, oppure è stato definito “romano” semplicemente perchè è stato rinvenuto nei siti che una volta facevano parte dell’Impero Romano?
Le ipotesi più semplici
Il Dodecaedro Romano non è menzionato in alcuna fonte antica, quindi, l’unico modo di procedere è avanzando delle ipotesi sul suo utilizzo. Sebastian Heath, professore presso l’Istituto per lo studio del mondo antico presso l’Università di New York, in un intervento su Fox News di qualche tempo fa, ammise di non avere nessuna idea precisa su cosa sia il dodecaedro. Partendo dallo spunto di Heath, i lettori di Fox News hanno avanzato le più svariate ipotesi.
C’è chi crede si tratti di un semplice campanello e chi di un porta candela. Qualcuno ha ipotizzato che, dopo averlo riscaldato, venisse utilizzato per massaggi rilassanti. Secondo un lettore, il dodecaedro potrebbe essere un giocattolo per bambini, o anche un semplice oggetto decorativo. Il prof. Heath è rimasto molto colpito dalla quantità di ipotesi, tutte potenzialmente valide, ma nessuna chiaramente definitiva.
Ipotesi militare
Una recente ipotesi è stata avanzata da John Ladd, un ingegnere in pensione, secondo il quale il dodecaedro era utilizzato dai romani per definire la geometria ottimale delle loro armi. Secondo l’ipotesi di Ladd, il dodecaedro veniva immerso in un fluido, al fine di migliorare la progettazione e la fabbricazione dei proiettili per le fionde. Secondo la complessa teoria dell’ingegnere, grazie alla Spinta di Archimede, i romani erano in grado di determinare la deviazione della traiettoria dei proiettili. Tutta la teoria, con relativi schemi e disegni, è presentata a questo indirizzo. Va detto, però, che non sempre i dodecaedri sono stati rinvenuti in siti militari o campi di battaglia. L’ipotesi non tiene conto che gli oggetti sono stati trovati anche nei pressi di semplici abitazioni.
Ipotesi ingegneristica
Amelia Carolina Sparavigna, del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, al Politecnico di Torino, in un interessante articolo ha ipotizzato che il dodecaedro servisse come strumento per misurare le distanze, soprattutto per il rilevamento e a scopo militare. L’articolo dove vengono spiegati i principi di ottica geometrica sottostanti a questa ipotesi lo trovate su arXiv (in inglese) e nel sito del Politecnico in traduzione italiana.
Ipotesi astronomica
Nonostante la storiografia non ci consegni una grande passione, da parte dei romani, per i moti celesti e l’osservazione astronomica, qualcuno ha ipotizzato il contrario. Nel 2010, Sjra Wagemans, della DSM Research, ha proposto una nuova teoria che assegna una funzione astronomica a questi oggetti. Wagemans ha usato una copia di bronzo di un dodecaedro per vedere se era possibile determinare gli equinozi di primavera e in autunno. Secondo Wagemans, il dodecaedro è un oggetto legato al ciclo agricolo, sofisticato e semplice al tempo stesso. Esso era usato per determinare senza un calendario, il periodo più adatto durante l’autunno per la semina del grano. Ed avere un buon raccolto era di vitale importanza per le legioni romane situate in regioni lontane da Roma. Ciò che è notevole è che Wagemans abbia usato un approccio sperimentale, nel testare il dispositivo su un periodo di alcuni anni e in diversi posti a diverse latitudini.
Ipotesi esotiche
Come si è visto, le ipotesi sono tante e non è facile seguire una traccia univoca. Altre ipotesi sono state avanzate anche dai teorici degli Antichi Astronauti, secondo i quali il dodecaedro è ciò che rimane di uno strumento tecnologico molto più complesso e che, probabilmente, i romani nemmeno conoscevano. Forse, gli abitanti dell’antica Roma si sono trovati tra le mani oggetti che non comprendevano, risalenti ad un remoto passato e che sono stati accolti dalla cultura romana utilizzandoli nella maniera più disparata, dal porta candela alla decorazione.
Alcuni studiosi indipendenti, hanno avanzato l’idea che il dodecaedro possa rappresentare un simbolo sacro per i Druidi, antichi sacerdoti che animavano il culto degli antichi dei che una volta abitavano il pianeta. In questo caso, il dodecaedro potrebbe rappresentare il legame dell’uomo moderno con l’antica conoscenza di visitatori alieni entrati in contatto con i nostri antenati. Ovviamente, si tratta di ipotesi estremamente esotiche, ma visto che manca una spiegazione ufficiale condivisa, in questa fase ogni teoria ha diritto di cittadinanza, in attesa di smentita, naturalmente.
martedì 10 settembre 2013
lunedì 9 settembre 2013
domenica 8 settembre 2013
venerdì 6 settembre 2013
giovedì 5 settembre 2013
mercoledì 4 settembre 2013
PERDIZIONE
Ho ricomposto i miei pensieri
nell’urna della solitudine
mentre il vuoto accarezzava
il nostro pianto infinito.. Un cerchio di dolore ristagna
dentro le radici della notte
il puro movimento stellare
che annulla il respiro dell’anima..
Nessun colore s’aggrappa
nella misericordia della poverta’,
implacabili forme geometriche
che vivono infeconde nello strazio
di una poesia mai scritta..
Una mano luttuosa invoglia
a scolpire una data...una scadenza..
Ogni giorno sollevo l’enormita’
del disagio umano mentre
la vergogna dell’esistenza veleggia
nella mia triste perdizione..
Il volgere della nuova stagione
ha ucciso il nostro credere,
un rogo ha spento le sue ceneri
..l’unica e sola traduzione
d’amore fin qui narrata…
Alda Merini
nell’urna della solitudine
mentre il vuoto accarezzava
il nostro pianto infinito.. Un cerchio di dolore ristagna
dentro le radici della notte
il puro movimento stellare
che annulla il respiro dell’anima..
Nessun colore s’aggrappa
nella misericordia della poverta’,
implacabili forme geometriche
che vivono infeconde nello strazio
di una poesia mai scritta..
Una mano luttuosa invoglia
a scolpire una data...una scadenza..
Ogni giorno sollevo l’enormita’
del disagio umano mentre
la vergogna dell’esistenza veleggia
nella mia triste perdizione..
Il volgere della nuova stagione
ha ucciso il nostro credere,
un rogo ha spento le sue ceneri
..l’unica e sola traduzione
d’amore fin qui narrata…
Alda Merini
martedì 3 settembre 2013
lunedì 2 settembre 2013
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