domenica 31 maggio 2015
Riccardo Spinoso - Chiesa dell'Immacolata - h.15,30
Qualcuno muore
nel sole pallido.
Mentre le rondini stridono
e giocano nel cielo.
Qualcuno muore
senza saper quando
nè dove,
forse affaticato o forse no,
dopo la propria dura lotta.
Nell'estasi formale
della fila interminabile
di chi vuol offrire
l'ultimo sacro saluto,
c'è anche chi ride.
No. Io non mi accodo,
ma piango.
Qualcuno muore ...
muore qualcuno com'è.
(Maurizio Mancini)
(Maurizio Mancini)
giovedì 28 maggio 2015
mercoledì 27 maggio 2015
martedì 26 maggio 2015
lunedì 25 maggio 2015
domenica 24 maggio 2015
venerdì 22 maggio 2015
mercoledì 20 maggio 2015
Per Domani Non So ...
Per domani non so,
se saprò del domani.
E se il domani,
saprà di me ... ancora.
Quando il domani
è quasi un sapore,
un aroma,un tocco;
un passato non vissuto,
un presente assente,
e un futuro invisibile.
martedì 19 maggio 2015
venerdì 15 maggio 2015
SPLEEN
IN QUESTA STRANA ESISTENZA\VITA
E' SOLO UNA QUESTIONE DI RITMI.
BISOGNA SAPER TEMPOREGGIARE ...
CHE IL TEMPO FACCIA SCORRERE SE STESSO.
SENZA POTER STABILIRE QUANTO ... AHIME'.
AL DI LA' DELLE CAZZATE CHE SI POSSONO COMMETTERE INTANTO.
MA SAPER ATTENDERE ...
SE SI HA IL TEMPO!
Maurizio Mancini
SE SI HA IL TEMPO!
Maurizio Mancini
giovedì 14 maggio 2015
LE FOTO DI BOB DYLAN - BOLOGNA (ITALY)
La galleria Ono Arte Contemporanea di Bologna presenta Bob Dylan: like a rolling stone, una retrospettiva che ripercorre i primi anni della carriera del cantautore statunitense fino al 1966, attraverso le immagini di tre fotografi: Barry Feinstein, Joe Alper e Tony Frank, oltre alle illustrazioni di Bob Masse, autore delle locandine dei primi concerti di Dylan.
Bob Dylan, vero nome Robert Allen Zimmerman, nasce nel 1941 a Duluth, in Minnesota. La sua formazione ruota intorno al folk di impegno politico di Woody Guthrie e ai poeti della beat generation. Negli anni sessanta lascia un segno indelebile nella cultura popolare del ventesimo secolo. I primi anni del decennio lo vedono protagonista della scena folk del Greenwich village, quando si trasforma da ragazzo di provincia in paladino dei diritti civili. Il 28 agosto 1963 partecipa con Joan Baez alla marcia su Washington per il lavoro e la libertà dove assiste allo storico discorso “I have a dream” di Martin Luther King Jr. A questo periodo appartengono album come The freewheelin’ (1963) che contiene Blowin’ in the wind, diventata un vero e proprio inno di protesta, seguito nel 1964 da The times they are a-changin’. Il movimento però comincia a stargli stretto e Dylan si allontana progressivamente dalla marce per i diritti civili, rifiutando il ruolo di cantautore impegnato che gli era stato assegnato dalla sinistra statunitense.
Nel marzo 1965 arriva la cosiddetta “svolta elettrica” con l’album Bringing it all back home a cui segue nell’estate il primo concerto in cui Dylan sale sul palco del Newport folk festival con una band e una chitarra elettrica. Il pubblico lo contesta e lo fischia, accusandolo di suonare musica commerciale. L’esibizione allontana il cantautore dal movimento folk ma, nonostante l’ostilità del pubblico, Dylan continua la sua evoluzione. A dispetto delle polemiche, nel 1965 esce il singolo Like a rolling stone, che sale in cima alle classifiche statunitensi e britanniche. Al periodo elettrico appartengono anche Highway 61 revisited e Blonde on blonde.
Tra l’aprile e il maggio 1966 intraprende un tour in Europa e in Australia. La prima metà degli show vede Dylan da solo sul palco con armonica e chitarra acustica, mentre nella seconda viene accompagnato da The Hawks, che in seguito avrebbero cambiato il nome in The Band. A questo periodo risale il concerto alla Free trade hall di Manchester, in Inghilterra, diventato un bootleg famoso tra gli appassionati che però attribuiscono per errore il luogo dell’evento alla Royal Albert hall di Londra. Ecco perché nel 1998 è stato pubblicato ufficialmente come Bob Dylan live 1966, The “Royal Albert hall” concert.
In occasione della mostra Bob Dylan: like a rolling stone, aperta fino al 13 giugno 2015, la Fondazione cineteca di Bologna proietterà il 27 maggio il documentario No direction home di Martin Scorsese.
mercoledì 13 maggio 2015
lunedì 11 maggio 2015
N.CHOMSKY
E l'anarchia oggi cosa significa? (L.Mastrantonio- Corriere della Sera)-
"L'anarchismo è una tendenza nella vita dell'uomo e della società che rifiuta di accettare strutture di autorità e di dominio AUTOGIUSTIFICATE, esige che si giustifichino e quando non possono, come avviene di solito, cerca di ribaltarle in favore di strutture più eque e giuste."
venerdì 8 maggio 2015
giovedì 7 maggio 2015
mercoledì 6 maggio 2015
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