Qualsiasi sia la destinazione è l’ambizione … Volare e pensare, chi è giù, down … la terminazione terrestre. Del vacuo, del vuoto, del minimo che viviamo, del tempo perso e non più rintracciabile. Dello spazio infinito, e della pochezza. L’aria leggera che potremmo respirare. Il tempo è sempre poco, mai abbastanza per immaginare nel mondo la diversità e la forza. Le cose abituali che mancherebbero. Come la vita che forse dopo apprezzeremmo. Di chi non vive gli agi e le cose scontate. I bisogni ingombranti. Nel cielo vorrei evaporare ... Come punto esclamativo, interrogativo nel cielo, tra le nuvole, come mai esistito. (M.Mancini)
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HOPE
RispondiEliminaE' terra dura
su cui impariamo il giorno
e sale dentro agli occhi e su papille
per misurare il gusto della notte.
Teso all'ascolto
in uno spasmo
l'orecchio a recepire
quel fremito sottile che è speranza.