La dipendenza da amici condivisi su Facebook. David Smallwood, psicologo britannico ed esperto in dipendenze, ha formulato la nuova patologia secondo la quale il più diffuso social network alimenta l’insicurezza degli utenti che non riescono a staccarsi dal sito.L’importante è curare il profilo non la persona, tutto passa dal web fino a rimanere prigionieri del proprio computer e della propria casa. Si può precipitare in un stato depressivo e si sostituisce ogni contatto sociale con amici virtuali. Tutto diviene digitale: situazione sentimentale, sfera emotiva, sensazioni, innamoramenti, interessi, impegni, musica, foto ed eventi. Il Policlinico Agostino Gemelli di Roma è stato il primo a creare un centro per assistere chi è affetto da psicopatologie da web ed in particolare quelle legate ai social network. Il nuovo strumento di comunicazione moderna, non usato con il dovuto equilibrio, ha già provocato gravi aberrazioni alla psiche.
lunedì 29 novembre 2010
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