La perla del
deserto, patrimonio dell’umanità, città della memoria della cultura
arabo-africana, fondata nell’undicesimo secolo dalle tribù Tuareg.
Conservava un
tesoro, circa 30.000 manoscritti in arabo e in peul, compresi tra il XIV e il
XVI seco
lo, e non solo. Testi dal valore inestimabile di teologia, storia,
geografia, botanica, musica, medicina, filosofia, astronomia, poesia,
letteratura e legge islamica. Molti decorati con miniature in oro zecchino e rilegati
con copertine in pelle lavorata. Fra i più preziosi, copie del Corano del XII
secolo e la trascrizione di un trattato di medicina attribuito al medico e
filosofo musulmano Avicenna.
Qualcuno ... ha devastato e dato alle fiamme la biblioteca.
La Biblioteca di
Tebe distrutta nel 1358 a.C. da Akhenaton,
che avendo introdotto in Egitto il monoteismo decise di eliminare il contributo
della religione politeistica.
La Biblioteca
d’Alessandria d’Egitto, una delle 7 meraviglie, che andò a fuoco durante la
conquista romana dell’Egitto nel 48 a.C. Sulla data precisa
ci sono molti dubbi, in quanto si pensa che questa biblioteca sia stata
distrutta in più momenti.
I Mongoli nella loro conquista del mondo, nel 1258 rasero al suolo le trentasei
Biblioteche di Baghdad
Papa Leone X che
nel 1515, mettendo all’indice testi non
convenienti alla chiesa, non distrusse nessuna biblioteca, ma contribuì ad uno
sfoltimento scellerato di testi eretici.
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