Per molti analisti delle dinamiche economiche e sociali, la
chiave di volta del successo tedesco è da individuarsi nella diffusione della
cogestione. Pari dignità e uguali diritti nella conduzione delle aziende alla
proprietà imprenditoriale e al sindacato. Nel 1951 venne istituita per legge la
MITBESTIMMUNG ovvero la democrazia industriale o partecipazione. Inizialmente
riguardava solo i settori del carbone, dell’acciaio e delle miniere. Ancora
oggi è in vita la norma che stabilisce che, se sono occupati più di mille
lavoratori in questi specifici settori, spettano ai rappresentanti dei
lavoratori gli stessi seggi degli azionisti. Le eventuali controversie sono
gestite da un presidente del consiglio neutrale. Nella siderurgia e nelle
miniere il responsabile delle risorse umane viene nominato con il consenso dei
lavoratori.
Nel 1952 venne promulgato il GERMAN WORKS CONSTITUTION ACT (
emendato poi nel 2001 e 2004) la base cioè su cui viene praticato il diritto di
informazione, consultazione e cogestione, sottolineando l’assoluta indipendenza
dei comitati aziendali. Esso stabilisce che nelle aziende con più di 500
dipendenti un terzo del consiglio di vigilanza sia composto dai rappresentanti
dei lavoratori. Nel 1976 la legge sulla cogestione ha stabilito che i
rappresentanti dei lavoratori e gli azionisti siano presenti in modo paritetico
nelle imprese con più di 2.000 addetti. In caso di parità dei voti, il voto
decisivo spetta agli azionisti. Il sindacato esercita una influenza diretta
sulle condizioni di lavoro a partire dalle aziende con almeno 5 dipendenti a
tempo determinato. Va precisato che la cogestione non è obbligatoria, ma è una
libera scelta dei lavoratori.I comitati aziendali devono essere informati e
consultati nei processi di gestione delle imprese, si interessano direttamente
di assunzioni, di licenziamenti, di utilizzo delle forme di flessibilità e
provvedono a modulare i regimi orari a seconda di specifiche esigenze. L’arbitrato
non è fissato in modo rigido, ricorrendo spesso a soluzioni congiunte e
condivise delle controversie.
Per questo modello quindi, i lavoratori partecipano alle
decisioni delle società attraverso due organismi: il BETRIEBSRAT (consiglio di fabbrica o
comitato aziendale) e l’AUFSICHTSRAT (consiglio di sorveglianza). Il primo
viene nominato dai lavoratori della società, il secondo invece è un organismo paritetico che rappresenta
quelle società che abbiano almeno 500
dipendenti.
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