Da Ferruzzano (Calabria-Italia) emigrò negli Stati Uniti
all’età di 23 anni. Il 15 febbraio 1933 attentò alla vita del Presidente
Roosevelt sparando cinque colpi, con la sua pistola semiautomatica, mancando il bersaglio ma uccidendo il sindaco
di Chicago e ferendo altre quattro
persone. Arrestato, e processato velocemente, morì sulla sedia elettrica il 30
marzo 1933. Già prima, quando ancora viveva
a Ferruzzano, aveva ideato un attentato ai danni di Vittorio Emanuele
III° che solo per puro caso non attuò. Era convinto che bisognava distruggere
la società degli sfruttatori e crearne una di uguali. Una vita di stenti e
senza amore, al momento di essere giustiziato
gridò al boia: “Viva l’Italia, addio alla gente povera ovunque, vili
capitalisti.”
venerdì 24 maggio 2013
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