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domenica 24 aprile 2011

RESURREXIT

FORSE...
Un uomo, figlio di Giuseppe e di Maria nato a Betlemme ma residente a Nazaret, del quale nulla si sa della sua infanzia, della sua adolescenza, del suo lavoro, dei suoi studi, della sua famiglia e della sua vita. Un giovedì cenò con i suoi apostoli e la sera si ritirò con loro nell'orto del Getsemani. Nella notte fu arrestato, il venerdì fu processato, torturato, crocifisso e sepolto. Dopo tre giorni (forse il sabato) resuscitò. Le sue predicazioni parlavano di ultimi che saranno i primi, di deboli, di poveri e di ammalati che saranno confortati mentre gli ingiusti saranno castigati.
E' l'inizio di un'epoca tendente al principio dell'amore e della carità, del perdono e della misericordia. Il male è dovuto solo all'eccezionale assenza del bene. In bilico tra l'amore verso se stessi e quello verso gli altri. Oggi non esistono nè il bene, nè il male dal quale possiamo rialzarci perchè non esiste un'etica, una morale da poter anche contrastare. Un'assuefazione, una grave abitudine a tutto: una mitridatizzazione quotidiana e costante.

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