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mercoledì 28 agosto 2019

VIVIAMO IN UN'ENORME DISCARICA

Il riscaldamento del clima ed il disastro ecologico che devasta sempre più il nostro mondo sono gli aspetti più evidenti di ciò che tutti i governanti (senza distinzioni sostanziali ed ovunque), in combutta con chi gestisce le industrie e l’economia, hanno fatto.

Oggi è urgente non essere complici di questo disastro,per la sopravvivenza del pianeta!
Tutto questo non è avvenuto per una distrazione, non è frutto di calcoli sbagliati! É la naturale ed inevitabile conseguenza di questo sistema basato sul profitto di alcuni individui ottenuto con lo sfruttamento di altri individui, dove l’umanità e l’ambiente sono concepiti non come vita ma come merce: in questo contesto anche la cosìddetta industria “Green” non cambia la sostanza perché è solo un meccanismo ulteriore di profitto. La ricerca scientifica deve servire a migliorare la qualità della vita, non ad arricchire alcuni, con risultati devastanti provocati non solo dall'industria, ma anche dal resto del sistema produttivo capitalista, compresi agricoltura e allevamento intensivi. 
Se vogliamo salvare il mondo dobbiamo combattere la logica del potere economico e politico!
Per questo le mobilitazioni devono imporre scelte differenti, non tanto per chiedere ai politici di cambiare rotta ma attivandoci direttamente su temi precisi: cercando di costruire una vita quotidiana più ecologica
ed autogestita, lottando tramite l’azione diretta (senza delegare nessuno) contro tutte le industrie inquinanti, boicottando i loro prodotti, con lotte gestite dal basso contro le politiche dei governi.
FAI

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