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martedì 13 settembre 2011

IL COMMIATOTTO di MARIO VIA

L'IMPENITENTE
CANNOLO ALLA SICILIANA
Abituati al Natale con il Panettone dobbiamo preparare il palato ad un nuovo dolce il Cannolo. A dire il vero aspettavamo di gustarlo già nel mese di Luglio ma, per quanto la Calabria sia più vicina alla Sicilia rispetto ad altre Regioni del Sud, il sollazzarsi sotto l’ombrellone a Siculiana Marina con puntatina serale a Raffadali alla rinomata pasticceria Di Stefano, nota anche per i pasticcini al pistacchio,  ha prevalso sulla decisione di trascorrere una giornata in auto sulla A3 in direzione Cosenza.  Del panettone ormai conosciamo tutto, origine, preparazione, tradizione e il felice accostamento con i dolci della pre-sila cosentina del cannolo poco sappiamo ed è per questo che ci dilettiamo a descriverne origine e preparazione.
Marco Tullio Cicerone, prima di diventare console romano fu questore in Sicilia dove, narrano le cronache, conobbe ed apprezzò il: "Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus", ovverosia il "cannolo farinaceo fatto di latte per un dolcissimo cibo". Non era ancora il cannolo come lo conosciamo noi, ma ci si avvicinava parecchio. Andando più avanti nel tempo, una leggenda narra che la nascita dei cannoli sarebbe avvenuta a Caltanissetta, l'antica "Kalt El Nissa","Castello delle donne", sede di numerosi harem di emiri saraceni. Si ipotizza che le donne, per passare il tempo, si dedicassero alla preparazione di prelibate pietanze ma soprattutto di dolci. Durante uno dei tanti esperimenti culinari si suppone che abbiano "inventato" il cannolo, ad imitazione di un dolce arabo, simile per forma ad una banana, ripieno di ricotta, mandorle e miele.
Ci chiediamo e vi chiediamo sarà pura coincidenza?
UN ZOGNO CHE SI AVVERA
Bisogna ammettere che ci sentiamo un po’ orfani ora che il momento dell’addio sta per arrivare.
Dovremo accontentarci di vedere il Duomo per cartolina e consolarci con i film di Pozzetto e le canzoni di Jannacci.
Ci mancheranno il Monaco di Monza e fra Pasquale da Casoria, il panettone di Igino Messori della Pasticceria Veneta a Brescia , la Pasticceria Cecca Gian Marco in Via Costituzione a Rovato, il Pan Tranvè, i capponi di Renzo, i Santuari Mariani di Monza, la Val Brembana, il pastificio Pagani di Rovato, Arnaldo da Brescia, il manzo all’olio, la marronata di Gottolengo della premiata ditta Andrini, Camillo Golgi, Niccolò Tartaglia, i Comuni di Coccaglio e Castrezzato,
Babbo Natale che arriva ad Agosto…. ma non per tutti.


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