WELCOME

TRANSLATE THE LANGUAGE


domenica 18 settembre 2011

TERRAFERMA DI EMANUELE CRIALESI

Novanta minuti per non dimenticare che non siamo soli!


LA "LEGGE DEL MARE"

Le immagini degli abitanti di Lampedusa che portano indumenti e coperte a Yeab, che è stato definito il nuovo Mosè, sono quelle che passeranno alla storia dell'umanità che accoglie e non respinge, che conosce, vive e tramanda la “legge” del mare, cioè il sentimento della solidarietà, un sentimento che non è una categoria dello spirito. La “legge” del mare, che mette in primo piano la solidarietà fra gli esseri umani, esiste da sempre nella cultura di tutti i popoli rivieraschi, specialmente fra tutti i popoli che si affacciano sul Mediterraneo. La bellissima Lampedusa non sfugge a questa Legge e la sua gente ha il “gene della solidarietà”. Voglio ricordare alcuni usi e costumi delle isole del Mediterraneo. Le ho apprese, nel secolo scorso, dalla viva voce di un “indigeno” novantenne di un'isola del Mediterraneo che evidenziava il suo disagio a fronte dell'arrivo di un certo turismo iniziato nella seconda metà del '900: questo turismo aveva modificato le abitudini degli abitanti e la tipologia costruttiva delle case. Il novantenne ricordava case senza porte. Proprio così, senza porte perché bastava una stuoia. Le case erano a due piani, un piano terra e un primo piano per la camera da letto. Sul tavolo del piano terra delle case c'era sempre una bottiglia di vino e un bicchiere per l'eventuale ospite di passaggio.Di notte i padroni di casa dormivano tranquilli. L'anonima persona di passaggio avrebbe bevuto il “suo” bicchiere di vino e avrebbe proseguito, rifocillato, il suo viaggio. Le isole del Mediterraneo, tutte le isole, sono bellissime anche perché sanno interpretare al meglio la storia della cultura che ha segnato la civiltà del mare. La civiltà della solidarietà e dell'ospitalità.
Roma 28 marzo 2011
Antonio Pileggi*
*presidente di okeanos



Nessun commento:

Posta un commento