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martedì 29 gennaio 2013

LA MEMORIA PERSA DI TIMBUCTU' (Mali)

La perla del deserto, patrimonio dell’umanità, città della memoria della cultura arabo-africana, fondata nell’undicesimo secolo dalle tribù Tuareg.
Conservava un tesoro, circa 30.000 manoscritti in arabo e in peul, compresi tra il XIV e il XVI seco
lo, e non solo. Testi dal valore inestimabile di teologia, storia, geografia, botanica, musica, medicina, filosofia, astronomia, poesia, letteratura e legge islamica. Molti decorati con miniature in oro zecchino e rilegati con copertine in pelle lavorata. Fra i più preziosi, copie del Corano del XII secolo e la trascrizione di un trattato di medicina attribuito al medico e filosofo musulmano Avicenna.
Qualcuno ... ha devastato e dato alle fiamme la biblioteca.
 
 
La Biblioteca di Tebe distrutta nel 1358 a.C. da Akhenaton, che avendo introdotto in Egitto il monoteismo decise di eliminare il contributo della religione politeistica.
La Biblioteca d’Alessandria d’Egitto, una delle 7 meraviglie, che andò a fuoco durante la conquista romana dell’Egitto nel 48 a.C. Sulla data precisa ci sono molti dubbi, in quanto si pensa che questa biblioteca sia stata distrutta in più momenti.
I Mongoli nella loro conquista del mondo, nel 1258 rasero al suolo le trentasei Biblioteche di Baghdad
 Papa Leone X che nel 1515, mettendo all’indice testi non convenienti alla chiesa, non distrusse nessuna biblioteca, ma contribuì ad uno sfoltimento scellerato di testi eretici.
  25 agosto 1992, la Biblioteca Nazionale e Universitaria di Sarajevo, la Vijecnica, venne rasa al suolo dai serbi dopo un rogo che durò per tre giorni.
 14 Aprile 2003, la Biblioteca di Baghdad venne saccheggiata da vandali, che in quell’occasione perse testi antichi di letteratura araba, oramai perduti.
 

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