WELCOME

TRANSLATE THE LANGUAGE


venerdì 26 novembre 2010

LA CANTATRICE DELLE PASSIONI FEMMINILI

PROFETICA # SCOTTANTE # TRASGRESSIVA
“Questa cantatrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”. Con questa motivazione è stata premiata nel 2007, dall’Accademia svedese, con il Nobel per la letteratura DORIS LESSING. Nata nel 1919 a Kermanshah in Iran vive fino al 1949 in Rhodesia, dopo il divorzio dal secondo marito si trasferisce, da sola con i figli, a Londra.
Esponente comunista, si schierò contro Stalin per difendere Trotzkij : “Il problema, per ogni grande ideologo (K. Marx), è nel danno che fanno i suoi adepti (burocrati) che, incapaci di avere idee e di svilupparle, diffondono solo ideologie”. Il terrorismo, l’11 settembre, la politica estera di Bush, i movimenti per la pace, la situazione dello Zimbabwe dove è cresciuta. Ma anche il significato più profondo di vecchiaia e giovinezza, il potere liberatorio della risata, il femminismo e la difesa del maschio vilipeso: Doris Lessing è una di quelle scrittrici che non si sono mai sottratte ai giudizi anche drastici e impegnativi, dimostrando di avere più fiducia nell’individuo che nelle grandi organizzazioni. Per lei, l’invecchiamento è una questione di aspettative degli altri nei nostri confronti: ora ci si aspetta che non si invecchi mai. Gli uomini sono continuamente vilipesi, continuamente colpevolizzati per i crimini commessi dal loro sesso. Le donne si dovrebbero concentrare sul cambiamento di quelle leggi obsolete che le riguardano, invece di disperdere molte energie in insulti inutili a danno dei maschi. In un mondo in cui i media stanno abituando tutti a livelli altissimi di violenza, in una sorta di silenzioso lavaggio del cervello la ricetta della Lessing è di affidarsi alla risata: “la risata è qualcosa di molto potente e solo le persone civili, le persone libere ed emancipate, sanno ridere di se stesse”. “Non credo che il cow-boy Bush libererà il mondo dal terrorismo”. Ma è soprattutto dalla letteratura e dalla storia che ciascuno di noi dovrebbe imparare come essere un cittadino ed un essere umano, avendo il coraggio di esprimere opinioni che si discostano da quelle della massa. (Ottobre 2007)

Nessun commento:

Posta un commento