WELCOME

TRANSLATE THE LANGUAGE


sabato 13 novembre 2010

L'INFINITO


Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando,
interminati spazi di là da quella,
e sovrumani silenzi,
e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante,
io quello infinito silenzio
a questa voce vo comparando:
e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni,
e la presente e viva, e il suon di lei.
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio;
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
(Giacomo Leopardi)

Nessun commento:

Posta un commento