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lunedì 6 febbraio 2012

LA COMUNISTA BOLSCEVICA!

AVANTI POPOLO!
...Certo mi riesce davvero molto difficile comprendere i lati positivi dell'abolizione dell'art. 18.Monti infatti ha affermato che "Per dare più lavoro ai giovani bisogna tutelare un po’ meno chi è oggi molto, molto tutelato e di più chi oggi nel mercato del lavoro non riesce a entrare”.Dunque, vorrebbe dire che solo favorendo i licenziamenti si possono garantire le assunzioni? Lo chiedo perchè non vorrei che con il suo linguaggio astruso, fatto di tecnicismo e di citazioni,tra gli Orazi e i Curiazi, non comprensibile ai più, potrebbe venire ancora una volta frainteso!
L'articolo 18 nasce per la tutela del lavoratore e la sua soppressione o manomissione diventerebbe uno strumento pericolosissimo nelle mani dei nostri perversi imprenditori, che lo utilizzerebbero prevalentemente per ricattare il lavoratore, per renderlo ancora più succube e APPECORATO. Quale tutela dei giovani? Ma davvero c'è qualcuno che crede che tutto questo favorirebbe le politiche di assunzione degli imprenditori? Questi utilizzerebbero la forca licenziamento per tenere sotto pressione il lavoratore...O forse il nostro caro Presidente pensa che questo stato di cose possa essere più stimolante e meno monotono. Me lo chiedo in quanto ho avuto modo di constatare che più di tutto al nostro Presidente sta a cuore la monotonia dei giovani...che devono abituarsi a non lavorare sempre nello stesso posto, ma spostandosi di tanto in tanto...
E veniamo al secondo punto, quello secondo il quale l'art. 18 sarebbe ANTI-INVESTIMENTO, in quanto, a suo dire, ingessando il mercato del lavoro e paralizzando la flessibilità in uscita, “scoraggia gli investimenti dei capitali stranieri in Italia e anche quelli degli stessi italiani”.
Dunque lo snellimento delle procedure di licenziameto favorirebbe gli investimenti degli imprenditori e quindi lo sviluppo del mercato del lavoro? Accidenti, bastava così poco, e ci hanno fatto crepare... E già, invece la formazione, la competitività, a cosa servono?
L'abolizione dell'atr. 18 creerebbe solo una maggiore biforcazione tra i SERVI e i PADRONI, a discapito di una abnegazione dei diritti del lavoratore. Ve lo immaginate come verrebbe applicato e ancor di più interpretato dai nostri impreditori aziendalisti? Pensate a quello che hanno fatto della flessibilità della Legge Biagi.
L'art. 18 non è una gentile concessione di buonismo dall'alto, ma una conquista di chi ha dato il proprio sangue per rivendicare i diritti del lavoratore e una dignità indiscussa. E il mio pensiero non può che andare a chi oggi si stia rivoltando nelle tombe davanti a cotanto scempio! Pertanto...governi di Destra, di Sinistra, di Tecnici, e ancor di più sindacati: VERGOGNATEVI! Ci avete ridotti a stracci in silenzio, e ora pensate di svenderci, ricordate però che non tutti staranno a guardare...

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