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lunedì 7 febbraio 2011

CONTROINFORMAZIONE DEL 3 MARZO 2006

“Ruffian, baratti e simili lordure” (Divina Commedia, Inferno, XI, 60)
“Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo nella sua ipocrisia, gli domanda”(O.Wilde) Nello svolgere l’attività di Rappresentanza Sindacale abbiamo fatto, da sempre, la nostra scelta: Dignità, Rispetto, Coerenza, Trasparenza e Credibilità. “Si possono ingannare tutti per qualche tempo e si può ingannare qualcuno per sempre. Ma non si possono ingannare tutti per sempre”. (A.Lincoln) Le scelte vissute unilateralmente, palesemente ambigue e non partecipative, che riconducono ad un mancato coinvolgimento e che quindi negano ogni condivisione nel perseguire un progetto, risultano scadenti e perdenti . Prima il rispetto delle persone e dei ruoli, poi (caso mai), il “berlusconiano” protagonismo napoleonico, la diffidenza, l’opportunismo e … le percentuali feriali cadenzate scrupolosamente nel tempo.
L’impoverimento esponenziale degli strumenti sindacali, anche con la grave responsabilità delle coscienze individuali politiche e sociali nonché dei politici fascisti, dei miseri portaborse e rassegnati “Ubbidisco” di ormai datate tipologie tapine e rampanti, ecc. ecc. , non legittima il ricorso a motivazioni occulte e nebbiose, banali, pretestuose, senza contenuto, deboli e senza decisionismo, per giustificare la fuga, l’assenza : il SILENZIO .
Siamo stati necessitati a fare da pionieri nel contenere tensioni di ogni genere, a vedere i propri centri decisionali traslati altrove, ad avere esternalizzati e disgregati segmenti di attività per un maggior controllo che hanno determinato costi economici e culturali evitabili. Come si può realizzare un nuovo e moderno sindacalismo di fronte ad una tale generalizzata incoerenza intellettuale ??? “Il male non è soltanto di chi lo fa : è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce” (Tucidide)
Con la nostra coerenza politico-sindacale e sottesi dalla ideologia dell’uguaglianza che storicamente tende alla difesa dei diritti ed al miglioramento di tutti i Lavoratori e di tutte le Lavoratrici (quelli veri/e), il pensiero e l’azione saranno ancora “foriere” dell’equilibrio, del buon senso, dell’efficacia, della risolutezza e sempre eticamente comprensive delle differenze, aliene dal compromesso non mediato.
( IO SONO UN UOMO LIBERO – 2003 – Ivano Fossati )
“ …..la vita è un viaggio lento ragazza mia/né destra né sinistra/ Lazzaro si sveglia tutti i giorni/e Caino gli porge il sale/e non per la minestra/sono stato un uomo tenero ti dico/un uomo vegetale/sono stato a guardare la feroce bellezza del mondo/lentamente trasformare/io sono un uomo libero/né destra né sinistra/sogno ancora credendo di pensare/sogno ancora coi gomiti affacciato alla finestra/ma ci sono cantanti a cui non si può credere/ci sono poeti che non si può raggiungere/qui tutti parlano e parlano/o peggio scrivono e scrivono/è cultura universale/o è biblioteca comunale/fra il celeste e il profetico/fra il religioso e il mistico/il maschio e la sua conquista/il puro e il diabolico/fra il politico e il possibile/il passero e l’azzurro profondo/il rosso e il suo tramonto/la voce e lo spirito/scelgo di camminare/in silenzio/accanto a te vita mia/che sono un uomo libero/in questo mondo/sempre e sempre sono un uomo libero/esco di rado ma osservo molto/come vedi/alla vita mi vendo tutto/dalla testa ai piedi/la vita è un ballo verticale/si impara un passo al giorno/il prezzo dei passi sbagliati/è un brutto foglio di viaggio/e non c’è ritorno/fra il celeste e il profetico/il religioso e il cattolico/fra l’inganno e la promessa/il delirio fanatico/la pace con le armi/il politico e il possibile/il passero e l’azzurro profondo/la voce e lo spirito/scelgo di camminare/ in silenzio/accanto a te vita mia/che sono un uomo libero/in questo mondo/sempre e sempre/sono un uomo libero”

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